La Carta del docente va assegnata anche ai supplenti. Lo ha stabilito anche il Tribunale di Arezzo, nell’esaminare il ricorso di una docente, difesa dei legali Aneif, che ha svolto “per una pluralità di anni scolastici” delle supplenze annuali. Oltre che a citare l’ormai imprescindibile sentenza della Corte di Giustizia UE n. 450/2022, il giudice ha fatto riferimento anche agli “insegnamenti della più illuminata giurisprudenza di Cassazione” (in particolare la ex multibus: Cass. civ. sez. un., 19.4.2022, n.12441), dai quali si evince in modo chiaro e assoluto “il riconoscimento della spettanza” agli insegnanti non di ruolo “dell’emolumento previsto dalla c.d. carta elettronica del docente”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda “se oltre 2 mila sentenze hanno dato ragione all’avvocatura dell’Anief, a fronte di altri ottomila ricorsi in corso di deposito, probabilmente la legge che ha escluso i supplenti dall’accesso alla Carta del docente è sbagliata: in attesa che il legislatore vi metta mano, consigliamo tutti i docenti precari dal 2016, anche il personale educativo, pure se nel frattempo entrati in ruolo, a presentare ricorso gratuito in Tribunale per chiedere i 500 euro annuali negati, anche in modalità collettiva”
Pochi giorni fa il Governo s’è impegnato a trovare finanziamenti per sopperire alla discriminazione che si sta perpetrando sull’aggiornamento dei precari: nella mozione Boschi, approvata il 26 aprile dall’Aula della Camera, i ministri hanno detto che opereranno per “adottare le iniziative di competenza volte a prevedere nei prossimi provvedimenti legislativi utili: [...] che siano adottate iniziative per assicurare l'erogazione della carta del docente nella misura sufficiente a dare attuazione alle indicazioni della giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Ue”.
Il sindacato Anief mette a disposizione di tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado precari dal 2016 la possibilità di presentare ricorso con gli esperti legali che operano per Anief , al fine di chiedere l’assegnazione dei 500 euro annui prevista dalla Carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma, fino a 3.500 euro netti. È possibile visionare la video guida, la scheda rilevazione dati e la modalità di adesione all’impugnazione per chi non vuole sottostare all’illegittima sottrazione della card ai docenti precari.
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